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Invisible Prisons

Invisible Prisons

€380,00
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Descrizione

Acrilico su tela

Dimensioni 100x100 cm.

Opera realizzata nel 2019.

Design

Il concetto di “sofferenza sociale”, emerso in seno al
dibattito antropologico medico, ha precisamente l’obiettivo di mettere in luce quanto l’azione umana sia implicata nel produrre, plasmare, nominare, esperire
e lenire il disagio.

 

La “sofferenza sociale” accomuna una serie di problemi
umani la cui origine e le cui conseguenze affondano le loro radici nelle devastanti fratture che le forse sociali possono esercitare sull’esperienza umana.

 

La “sofferenza sociale” risulta da ciò che il potere
politico, economico e istituzionale fa alla gente e, reciprocamente, da come tali forme di potere possono esse stesse influenzare le risposte ai problemi sociali.

Questa sofferenza è un prodotto della violenza strutturale: quel particolare tipo di violenza che viene esercitata in modo indiretto, che non ha bisogno di un attore per essere eseguita, che è prodotta dall’organizzazione sociale stessa, dalle sue profonde disuguaglianze e che si traduce in condizioni che simultaneamente coinvolgono questioni di salute,
welfare, ma anche legali, morali e religiose, creando delle prigioni invisibili.

 

Tuttavia, la presa del potere sui soggetti non è
definitiva, ma si realizza in pratiche sociali in cui i soggetti, per quanto imbrigliati in forme di controllo e di esclusione, non vedono mai esaurirsi la propria capacità di azione e la propria creatività culturale. 

Pertanto, “Invisible Prisons” ritrae ad è sinceramente dedicato a tutti coloro che resistono ed esistono, cercando di riorganizzare positivamente la loro vita di fronte alle difficoltà e che cercano di ricostruire se stessi senza alienare la propria identità.

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