Noi, esseri umani, viviamo in un mondo materiale e perciò abbiamo la percezione della trasformazione delle cose e della loro finitezza. Facciamo esperienza della trasformazione delle cose attraverso ciò che chiamiamo tempo e in riferimento al posizionamento del nostro corpo e delle cose rispetto ad altri corpi e ad altre cose, percepiamo ciò che chiamiamo spazio.
Tempo e spazio hanno assunto, per buona parte dell’alta cultura occidentale (dal tempo e spazio della fisica, a quelli della filosofia kantiana), un carattere prettamente geometrico e misurabile. L’antropologia, da parte sua, prendendo spunto dalla filosofia di ispirazione fenomenologica (M. Heidegger, M. Merleau-Ponty, E. Casey), ha anteposto al tempo e allo spazio astratti e quantificabili, un tempo e uno spazio qualitativi e vissuti, caratterizzati da fatti di esperienza diversamente significanti per noi. Seguendo tale prospettiva, comprendiamo che le concezioni di tempo e di spazio si creano necessariamente attraverso comportamenti e processi materiali che servono a riprodurre la vita sociale e comunitaria. Pertanto, l’“obiettività” del tempo e dello spazio è data dalle pratiche materiali di riproduzione sociale e, nella misura in cui queste ultime variano geograficamente e storicamente, scopriamo che tempo e spazio sono costruiti in modo diverso.
Il progetto “A Quattro Mani” vuole partire proprio da questa dicotomia della materialità: da un lato, la fisicità del carattere materiale del mondo con le sue proprietà oggettivamente e scientificamente misurabili; dall’altro, l’agire socialmente e storicamente situato degli esseri umani che, appropriandosi qualitativamente di questa fisicità, proiettano su di essa sia forma che significato, nel processo di conversione della materia ad artefatto.
Ora, ti chiedo, per un attimo, di immaginare insieme a me; ti va? Pensati di fronte ad una tela: cosa vedi? Vedi forse uno spazio vuoto dai confini finiti con una superfice geometricamente misurabile? E a quanto ammonta la sua densità? Potresti averne idea posizionando il tuo corpo in relazione al suo. E se toccassi la tela? Ne sentiresti la consistenza, la porosità del tessuto e da questa potresti misurare le sue proprietà, come la sua permeabilità e la sua capacità di assorbimento; facendo pressione sulla tela potresti capirne la quantità di tensione con la quale è stata applicata sul telaio; e così via. Insomma, così facendo assumeresti la postura di uno scienziato desideroso di conoscere cosa la tela è. Ora, di fianco alla tela sono apparsi dei colori. A questo punto, il te in veste di scienziato si porrebbe le stesse domande poste anteriormente riguardo alla tela. Ma, ti invito ad un altro sforzo di immaginazione. Pensa di utilizzare i colori in rapporto alla tela. Ti stai forse sorprendendo di come tela e colori interagiscano tra loro? Di come stai coniugando i tuoi gesti al divenire del materiale? In questo processo di corrispondenza, stai ancora misurando lo spazio fisico della tela, o non starai forse vivendo qualitativamente quello stesso spazio? E il tempo? Lo pensi ancora come frazionabile e quantizzato, o è un tempo che si mescola al ritmo del fluire dei tuoi gesti? Seguimi ancora un altro po'. Guarda, c’è qualcuno affianco a te e, come te, dipinge, vivendo qualitativamente lo stesso spazio e lo stesso tempo. Cosa fai? Corrisponderai con lui/lei nel dare realizzazione al potenziale in un mondo in divenire? In fondo il vivere sociale, la comunità, non è una simile forma di convivenza? In questo senso, il progetto “A Quattro Mani” si propone come un esercizio di coesistenza.
Infine, il progetto “A Quattro Mani” vuole istituire il dono, considerato come uno strumento fondamentale per creare, mantenere e rafforzare la coesione comunitaria ed è qui, nello specifico, pensato in forma di beneficenza, su parte del ricavato, a quelle realtà che si impegnano attivamente nelle diverse tematiche sociali, protagoniste delle raffigurazioni pittoriche.
Se vuoi scoprire quali dipinti sono stati formati all’interno della cornice di questo progetto, le loro storie e le associazioni destinatarie della donazione, fai una visita al seguente indirizzo https://luanacamerlengo.com/collections/a-quattro-mani.
Se ti va di approfondire, hai domande, curiosità e/o vuoi partecipare, puoi scrivermi all’indirizzo mail contact@luanacamerlengo.com o fissare un appuntamento per una videochiamata tramite lo strumento del calendario: sarò felice di ricontattarti.
Ti invito ad abitare un tempo creativo e uno spazio condiviso, unendoci relazionalmente ai processi di formazione, ricchi di segni e significati.
Saremo situati in uno spazio di non giudizio, dove nessuna capacità tecnica è richiesta o necessaria. Ricorda: la capacità creativa è intrinseca di ogni essere umano. Dai, su, vieni a dipingere con me.
Sinceramente,

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